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“Credo che anche sotto il profilo degli investimenti produttivi si debba considerare la sicurezza alla stregua degli altri investimenti. La sicurezza è un investimento che deve produrre un rendimento non solo in campo economico ma anche qualitativo”.

Alberto Manelli, direttore dell‘Istituto Nazionale di Economia Agraria (INEA), espone i progetti portati avanti dall’INEA a favore della sicurezza in agricoltura.

La cultura della sicurezza inizia innanzitutto da un’adeguata formazione degli operatori. È con questa idea che l’ENAMA ha pensato di prolungare l’evento del Forum Mondiale per la Sicurezza in Agricoltura (GASForum II) pianificando un programma di formazione online rivolto agli operatori di tutto il comparto agricolo.

A partire dal 10 settembre 2010 partirà il programma di Seminari tecnici online, fruibili da ogni parte del mondo, che andranno ad approfondire tematiche di interesse dal punto di vista della sicurezza sul lavoro agricolo.

Il primo seminario sarà tenuto venerdì 10 settembre 2010 alle 17.00 dal Prof. Danilo Monarca, dell’Università della Tuscia, ed è intitolato Il rischio da microclima negli ambienti di lavoro agricolo.

Per assistere al seminario basta un collegamento ADSL e un paio di cuffie o di casse. La partecipazione è gratuita: basta prenotare il proprio posto su questa pagina.

Per ulteriori informazioni sul funzionamento dei seminari online e per consultarne il programma, visitate la pagina del GASForum.

“Il dato più importante e sul quale dobbiamo puntare è l’aumento delle giovani donne nell’agricoltura italiana, in particolare di donne laureate che scelgono di fare impresa nel settore agricolo. È importante che i nostri costruttori di macchine agricole tengano conto delle esigenze femminili, a partire dagli elementi di base: spesso è difficile reperire persino scarpe da lavoro di numero inferiore al 39. Bisogna abbandonare la concezione di un mondo vissuto soltanto in chiave maschile e mettere le donne in condizione di poter lavorare in sicurezza.” Veronica Navarra, da 10 anni presidente delegato dell’ONILFA, l’Osservatorio Nazionale sul lavoro e l’imprenditoria femminile in agricoltura, interverrà il 24 settembre prossimo al GASForum 2010. L’abbiamo incontrata e ci ha dato un’anticipazione sulle proposte operative che avanzerà durante il Forum.

La morte o il ferimento di un lavoratore straniero in Italia comporta la scomparsa di un’importante forma di sostentamento non solo per una famiglia, ma soprattutto per un’intera comunità che investe le sue risorse in un progetto. A questo si sommano il problema dei rapporti con la burocrazia, quello della lingua e tante altre difficoltà di natura pratica legate alla poca regolarizzazione dei lavoratori.

Il Comitato Singh Mohinder è nato per tutelare gli interessi dei lavoratori immigrati e delle loro famiglie, fornendo tutela nella richiesta di risarcimenti, assistenza nei rapporti con le burocrazie e organizzando campagne di sensibilizzazione e di formazione per prevenire i problemi. Abbiamo incontrato l’avvocato Arturo Salerni, portavoce del comitato.

La ricerca della casa, la lingua straniera e lo sfruttamento: sono questi i problemi principali che affronta un immigrato che arriva in Italia per la prima volta. Karamjit Singh Dhillon è indiano, proviene dallo stato del Punjab e vive in Italia dal 1985. A Sabaudia gestisce un’attività commerciale ed è considerato il punto di riferimento della comunità indiana della città, impiegata prevalentemente negli allevamenti dei bufali e in piccoli esercizi commerciali. Abbiamo incontrato Dhillon e gli abbiamo chiesto quali sono secondo lui le possibili soluzioni a questi problemi.